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Edizione del 22/08/2020
Estratto da pag. 1
Ascani parla da ministra: la carriera dei docenti non può essere solo diventare preside, diamo nuove aule alle scuole
[Ascani-300x194]La viceministra dell'Istruzione Anna Ascani (PD)“Un insegnante che non vede una prospettiva di crescita è meno stimolato a faredi più e meglio”, durante la carriera “deve esistere un percorso, devonoesserci scelte che i docenti devono poter fare, una flessibilità per mettersiin gioco in più modi con una crescita che non sia solo la possibilità di fareil concorso per dirigente scolastico”: a dirlo è stata la viceministradell’Istruzione Anna Ascani (PD), nel corso del Meeting di Rimini.Tutti i tentativi sinora andati a vuotoParlando della formazione dei docenti, la democratica ha detto che c’è bisognodi incentivarla “sia sul percorso che si fa per diventare insegnanti chedurante la loro carriera professionale”: una possibilità, quella di introdurrefigure apicali tra i docenti, come gli insegnanti senior, che però non è statamai attuata. Soprattutto a causa di un sistema conservatore che ha osteggiatoogni tentativo di legiferare in questa direzione.Dopo avere parlato della necessità di rafforzare il legame tra scuola e quelloche sta fuori (le istituzioni locali, il lavoro, il terzo settore), uno degliargomenti affrontati dalla viceministra è stato anche quello del rientro inclasse a settembre: un obiettivo che, alla pari della ministra Lucia Azzolina,ritiene sia non rimandabile.ICOTEA_19_dentro articoloLa scuola è in presenza“La scuola è relazione, dobbiamo tornare a fare scuola in presenza”, ha detto.E ancora: è chiaro che “deve riaprire, da questo dipende la credibilità delPaese, a settembre la dobbiamo riaprire, in sicurezza”.La viceministra, che in caso di “rimpasto” autunnale del Governo e cambio diguardia al dicastero di Viale Trastevere appare la candidata numero uno asubentrare a Lucia Azzolina, ha aggiunto che in questo periodo di emergenzaepidemiologica “stiamo vivendo qualcosa di eccezionale: il Paese parla discuola: per troppi anni se ne è parlato solo come folclore, per la maturità oil primo giorno di scuola”.Si parli meno dei banchi, più sulla funzione della scuolaPerò, ha ammonito, “più che dibattere sul banco monoposto dobbiamo chiederciquale è il ruolo della scuola e che tipo di modello vogliamo costruire. Inquesto Paese la scuola ha svolto un ruolo straordinario: il boom economico delPaese è legato alla funzione che la scuola ha svolto”.“Ora – ha detto ancora Ascani – siamo in un momento diverso: la mia generazioneè l’ultima che ha studiato sui libri, le generazioni di oggi hanno bisogno diun altro modello di scuola che dia sì importanza alle conoscenze ma piùimportanza alla capacità di distinguere le informazioni, valorizzare quelle cheservono e far crescere i bambini come persone: la scuola deve creare ildesiderio di crescere, deve creare legami, relazioni, sete di imparare e dicrescere”.Investire sugli spazi per la didatticaPer questi motivi, ha continuato la viceministra, “c’è bisogno di autonomia,deve essere costruita sulle persone e sulla relazione. Abbiamo 40 mila edificiscolastici, 8 mila istituzioni, molti sono stati riadattati: il primoinvestimento da fare è sugli spazi non per la necessità del distanziamento maperchè senza rinnovare gli spazi non si può rinnovare la didattica”.“Non possiamo lasciare che le scuole abbiano spazi identici da troppi anni.Bisogna investire. La scuola non può essere la Cenerentola ma la priorità conrisorse da investire nella giusta direzione”, ha concluso Anna Ascani.[INS::INS] • TAGS • Anna Ascani • Carriera docente • Evidenza • Rientro a scuola