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Dir. Resp.
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Edizione del 22/08/2020
Estratto da pag. 1
In torto per la gestione dell`emergenza Covid, Toti si difende attaccando (ingiustamente) la bella Azzolina (di C. Meier)
“Non ritengo vi sia un’emergenza clinico-sanitaria tale da presupporre o fare presagire ulteriori chiusure. Stiamo attenti, teniamo la mascherina, facciamo tutto quello che dobbiamo fare ma evitiamo di tornare a terrorizzare questo Paese che non ne ha bisogno – afferma e aggiunge Toti dal Meeting di Rimini – i contagiati aumentano ma gli ospedalizzati nella mia regione scendono, siamo sotto i 20 ospedalizzati, una sola terapia intensiva. Avevamo quasi 1.500 ricoverati nel mese di aprile, quasi 200 in terapia intensiva. Stiamo predisponendo 350 posti “tra terapia intensiva e sub-intensiva – ha concluso – per l’eventuale emergenza d’autunno che speriamo non arrivi”.

“Ritengo che le Regioni, in questa pandemia, abbiano dimostrato la loro capacità, la loro efficacia e anche la loro generosità, visto che ci siamo presi in carico scelte che sarebbero toccate, per i puristi del centralismo, al Governo centrale. Questo Paese se oggi è riaperto, se siamo qua è perché la Conferenza delle Regioni si è presa unitariamente, destra e sinistra, l’impegno e la responsabilità di dare delle linee guida sensate e applicabili a questo Paese. Credo che oggi le regioni l’autonomia se la siano meritata sul campo, utilizzando al meglio le loro risorse”, ha commentato Toti.

Intanto il governatore uscente – impegnato nel testa a testa elettorale con Ferruccio Sansa – utilizza anche temi nazionali per attaccare le Sinistre. Bersaglio, tanto per cambiare, la ministra Azzolina, presa di mira anche da Salvini e Meloni, per cercare di destabilizzare – e magari mettere in minoranza – il governo Conte bis.

“Poche idee e confuse. Ogni volta che ascolto il ministro Azzolina mi rendo conto con preoccupazione che il Governo a meno di un mese dall’inizio delle lezioni scolastiche non ha idea di come comportarsi. C’è confusione sulle norme anti-Covid da adottare, il ritardo sulla consegna agli istituti dei banchi monoposto, si avanzano ipotesi folli come tenere bambini di 6 anni con la mascherina per 8 ore, si parla di partenze scaglionate, di chiusura in caso di un contagio, poi si cambia idea e si tenta di lasciare il cerino in mano ai presidi… insomma regna il caos. Ma in questi mesi cosa avete fatto? Capiamo che sia un tema complesso ma doveva essere il primo punto in agenda, invece siamo di fronte all’improvvisazione più totale. Ogni giorno si dice tutto e il contrario di tutto. Regione Liguria è in prima linea con le famiglie, i presidi, i docenti e il personale scolastico per chiedere risposte chiare e immediate al Governo. Il rischio zero non esiste ma noi vogliamo che i nostri ragazzi possano riprendere a istruirsi con la massima sicurezza e per farlo bisogna prendersi la responsabilità di mandarli a scuola, sarebbe troppo comodo non farlo. Mentre il Governo annaspa, cambiando idea continuamente, in Liguria, per quanto ci riguarda e di nostra competenza, abbiamo messo in campo tutti gli strumenti, le risorse e l’eccellenza della nostra sanità per fronteggiare una nuova ondata di Covid in autunno e permettere alle scuole di riaprire in sicurezza: test sierologici a tutto personale scolastico; squadre speciali dedicate alle scuole, con 77 nuovi operatori sanitari assunti entro il 15 settembre per garantire la miglior ripresa negli istituti scolastici; pronta task force al Gaslini, uno dei migliori ospedali pediatrici d’Europa, sia per i tamponi che per le cure. Dopo tutto questo tempo dobbiamo ai nostri bambini e ragazzi e a tutto il mondo della scuola il massimo del nostro impegno. E il fatto che ancora non ci siano risposte chiare su un tema così importante non è accettabile”, conclude Toti.