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Edizione del 21/08/2020
Estratto da pag. 1
Meeting Rimini 2020, highlights 21 agosto/ Ospiti ed eventi: omaggio del Meeting a Federico Fellini
Essere viventi. I virus nella storia della vita sulla terraEnzo Tramontano, Professore di Microbiologia e Virologia all’Università diCagliari, ci ha introdotto nel mondo dei virus, entità viventi che entrando inuna cellula ospite, ne prendono possesso e la sfruttano per potersi replicare,in alcuni casi portando alla morte la cellula infetta e anche l’interoorganismo ospite. Ma che origine hanno i virus? Come si possono bloccare? Hannoun ruolo nell’ecosistema del nostro pianeta? Si sono evoluti con noi o noi cisiamo evoluti con loro? Gli animali selvatici sono portatori di circa 750milavirus, secondo i dati del Global Virome Project, che potrebbero esseretrasmessi all’essere umano. Negli ultimi 40 anni, inoltre, i salti di speciesarebbero duplicati o addirittura triplicati. E questo è accaduto a causa divari fattori, fra cui il nostro sconfinamento negli habitat che prima eranoesclusivi degli animali. Tanto che alcuni virologi paragonano quello chesuccede con gli spillover a una strada dove macchine impazzite possonoinvestire i pedoni. Per queste ragioni non c’era motivo di pensare che prima opoi non ci sarebbe stato uno scontro – cioè un’epidemia più diffusa o unapandemia come Covid-19. Che peraltro non sarà l’ultima.Alta specializzazione, presenza territoriale, inclusività: le sfide di unasanità per tuttiNe hanno discusso oggi al Meeting Rimini 2020 il Presidente della RegionePuglia Michele Emiliano, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia eNello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana. Secondo il nuovo decretospetta infatti a ciascuna Regione in totale autonomia monitorare la situazioneepidemiologica nel proprio territorio, valutare le condizioni di adeguatezzadel proprio sistema sanitario e introdurre misure in deroga, ampliative orestrittive, rispetto a quelle nazionali. È esploso con la pandemia il problemadella gestione del sistema sanitario. Le malattie infettive come il Covid-19non conoscono confini né nazionali né internazionali e non possono esseregestite da più di 20 sistemi sanitari indipendenti e autoreferenziali.D’altra parte pensare di intervenire centralisticamente secondo uno schematop-bottom vuol dire inefficacia, in mancanza di flessibilità e capacità dileggere le situazioni. Il problema travalica il Covid-19 e diventa di interessegenerale se si pensa che la gran parte della spesa regionale è spesa sanitaria.Quali le prospettive?Il futuro dei sistemi sanitari dopo la pandemiaIn collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà e l’UniversitàCattolica, in collegamento in video streaming da Rimini, ne hanno discusso ilProfessor Walter Ricciardi, President World Federation of Public HealthAssociations (WFPHA) e Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per laSussidiarietà. Mentre in collegamento hanno partecipato Paul Barach, ProfessorWayne State University e Lecturer Thomas Jefferson University; Luis Eugenio deSouza, Professore di salute pubblica all’Università di Bahia; Walter Ricciardi,President World Federation of Public Health Associations (WFPHA).La sfida che il Covid-19 ha lanciato all’umanità è ancora aperta. Si stacercando il vaccino, o almeno una cura che permetta di limitare i dannidell’infezione. Nel frattempo è in corso un grande dibattito sul futuro deidiversi sistemi sanitari mondiali. Come devono cambiare per proteggere almeglio i loro cittadini? Come possono essere finanziati? Come integrare illivello clinico con quello epidemiologico? Come deve essere configurata unacabina di regia internazionale? Qual è il ruolo della medicina sul territorio equale quello degli ospedali? Queste le domande affrontate in modo competentedagli ospiti di caratura internazionale.Verso un’economia sostenibile. La sfida della ripartenzaLa ripartenza della vita economica italiana è un’impresa ardua che risenteancora delle tracce della crisi economica iniziata nel 2008 e che deve tenereconto di un debito pubblico già elevatissimo prima della pandemia. Comeaffrontano allora le imprese insieme ai sindacati le sfide di questaripartenza, con un mercato nazionale e internazionale che si pre
senta ancoraincerto.L’incontro si è svolto dal vivo e con un pubblico molto attento alle parole diGigi De Palo, Presidente Forum Nazionale delle Associazioni Familiari che hadialogato con Vito Grassi, Vice presidente Confindustria, Roberto Gualtieri,Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giorgio Merletti, PresidenteConfartigianato, Luigi Sbarra, Segretario Generale Aggiunto CISL. Le nuovemodalità di lavoro accelerato nei mesi di isolamento sono e rimarranno unaopportunità anche per le famiglie? E più in generale: l’economia che stiamoricostruendo è veramente al servizio delle famiglie e delle future generazioni?Ci siamo fatti i conti in tasca: il lavoro perso o ridotto, comunquetrasformato. Chissà il domani. Le giornate scandite da altri tempi e riti.Accadeva solo tre mesi fa, ma sembra lontanissimo. Era da allora che l’Italia,piegata su sé stessa, si chiedeva: quando la ripartenza? E si interrogava sulfuturo.Il parlamento serve ancora?Durante la fase acuta della pandemia è emerso con forza una discussione giàpresente dalla crisi iniziata nel 2008/2009 se non prima ancora: quale è ilruolo del Parlamento? Con il titolo cosi provocatorio sul ruolo del parlamento,ancora una volta scende in campo l’Intergruppo Parlamentare per laSussidiarietà, che ha coinvolto alla discussione Luigi Di Maio, RobertoSperanza, Maria Elena Boschi, Graziano Delrio, Maurizio Lupi, Giorgia Meloni,Matteo Salvini, Antonio Tajani.L’emergenza che stiamo attraversando sta mostrando tutta la fragilità delnostro sistema democratico e l’estrema difficoltà, ormai di lunga data, con cuila nostra convivenza civile riesce a far emergere posizioni condivise che poidovrebbero diventare leggi. È impressionante come in questa crisi siasottovalutato uno dei tre poteri, quello legislativo, e come questo appaialontano dalle formazioni sociali che pur dovrebbe rappresentare. Da noi ilParlamento ha cominciato a perdere d’importanza nella cosiddetta SecondaRepubblica, quando si è affermata l’idea che concentrare il potere in leader“illuminati” fosse sufficiente per governare e che il lavoro e il confronto conle centinaia di parlamentari eletti fosse superfluo. Il partito ha necessità dicreare leader, ma il leader deve lasciare spazio alla sua minoranza perchéquesto agevola la rappresentanza e il confronto anche in Parlamento. Ilproblema è però ancora più radicale e nasce nel come, a un certo punto, sonostate concepite le nuove formazioni politiche: le segreterie dei partitiscelgono i candidati che quindi non vengono più selezionati grazie al lavorosul territorio, alla competenza e alla capacità di proposta. In questo modo ilParlamento ha perso il rapporto con l’elettorato. Ma quel che è peggio è chequesto legame è stato reciso anche a causa della crisi dei corpi intermedi.L’artista e l’amico Federico FelliniIn occasione dei 100 anni di Federico Fellini, il Meeting presenta un grandeevento per ricordare e riscoprire il maestro riminese, 5 volte Premio Oscar. Unomaggio all’autore de La Dolce Vita, Amarcord, La strada, I Vitelloni,attraverso la voce degli artisti che lo hanno conosciuto, amato, citato e che,attraverso di lui, hanno deciso di intraprendere la loro carriera nel mondo delcinema.La serata sarà condotta dalla giornalista Francesca Fabbri Fellini ultima erededel Maestro che, con il prezioso intervento del grande direttore dellafotografia Blasco Giurato, dialogherà con alcuni ospiti come: GiuseppeTornatore, Sergio Rubini, Nicola Piovani, Matteo Garrone, Liana Orfei, PupiAvati, Paolo Virzì, Carlo Verdone.© RIPRODUZIONE RISERVATA