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Edizione del 21/08/2020
Estratto da pag. 1
La democrazia non ammette scorciatoie - Cronaca
Giorgio

Vittadini*

Può apparire lenta e a volte è macchinosa e inconcludente, e questo ha fatto pensare a molti che se ne potesse fare a meno. La democrazia rappresentativa è sotto indagine, se non sotto attacco, da tempo. Da una parte si invocano forme di democrazia diretta, dall’altra il ricorso alla decretazione esprime una prevaricazione del potere esecutivo rispetto al potere legislativo. Si può migliorare, ma non c’è niente di meglio della democrazia rappresentativa che ha sempre garantito la libertà, la convivenza civile e l’espressione della volontà popolare, oltre che la sua partecipazione alla vita pubblica.

È importante capire quali correttivi servono al nostro assetto istituzionale, ma ancora più importante è riconoscere che la crisi della democrazia è essenzialmente una crisi della politica e dei partiti come "corpi intermedi": luoghi in cui poter condividere conoscenze, elaborare percorsi di confronto e soluzione dei problemi. La vita di una Repubblica scorre nelle vene di associazioni, imprese profit e non profit, sindacati, movimenti, realtà di volontariato, formazioni culturali che influiscono direttamente e indirettamente sull’azione dei partiti non solo fuori, ma anche dentro il Parlamento stesso. Da una trentina di anni, questa dinamica che costituisce la linfa della vita pubblica democratica è andata in crisi e specifici e legittimi interessi che questi pezzi di società fanno presente alla politica, ora sono percepiti come contrari al bene comune. Eppure sono queste istanze il centro della vita del Paese e dentro il Parlamento devono trovare espressione. Perché tanti anni fa le leggi nascevano dal lavoro delle commissioni, lontano dai riflettori, dove deputati competenti espressione dei corpi intermedi trovavano compromessi virtuosi per il bene di tutti. Di questo oggi si sente la mancanza. Domani al Meeting di Rimini ne discuteranno i leader degli attuali partiti italiani.

*presidente della Fondazione per la Sussidiarietà

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